giovedì 30 aprile 2009

Fratelli Calafuria

..una delle migliori uscite indie del 2008.. (rumore)
..un gruppo che sa sfondarti la testa dal vivo come sul disco, era ora.. (rocksound)
..testi semplicemente intelligenti, o intelligentemente semplici se preferite.. (ilmucchio)
..un album che lascerà i più arguti con un coloratissimo punto interrogativo tra le mani.. (rockit)
..un raggio di luce nel pretenzioso ambiente del rock italiano.. (rockhard)


Se testate musicali nazionali ne parlano così c’è da crederci, ma anche se non ne parlassero questo trio della Milano underground meriterebbe di essere ascoltato. Bravi, divertenti e simpatici. Loro sono i Fratelli Calafuria, un trio chitarrabassobatteria che funziona davvero molto bene, soprattutto dal vivo (da vedere davvero, lo dico per esperienza personale!). Alle spalle due album autoprodotti, un album prodotto dalla Massive Arts Record dal titolo brillante o meglio dal non titolo “Senza Titolo” e sottotitolo “Del fregarsene di tutto e del non fregarsene di niente”. Il loro singolo ’Non So Perché’ è stato un tormentone all’interno della trasmissione radiofonica ’VivaRadio2’ condotta da Fiorello e Marco Baldini.
Testi apparentemente senza senso, paragonabili a quelli del nostrano Bugo o - se vogliamo fare riferimenti culturali elevati - ai dialoghi senza senso (ma solo se ci si ferma ad un’analisi prettamente superficiale dell’opera) tra Estragon e Vladimir i due protagonisti di “Aspettando Godot” manifesto emblematico del Teatro dell’Assurdo di Samuel Beckett…Ma tornando a noi, o meglio a loro, come gli stessi Fratelli hanno dichiarato, nelle canzoni cercano di raccontare cose serie scherzando, e non è certo un’impresa facile, in un momento epocale come quello che stiamo vivendo dove a priori si viene catalogati come impegnati o disimpegnati, politici o apolitici, destra o sinistra, bianco o nero… per fortuna nel mondo esistono anche le sfumature, e loro, i Fratelli Calafuria sono in grado di farcele cogliere.

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